Per alcuni automobilisti il lavaggio dell’auto è un rito, per altri un’operazione “superflua”: questi ultimi sono coloro che non cedono alla pulizia della propria vettura se non quando questa presenta uno strato di sporco tale da attirare i passanti più burloni che inevitabilmente sfoderano l’indice per lasciare il classico messaggio di protesta (dell’auto) “Lavami”. Quanto invece alla prima “categoria”, quella dei fanatici del pulito, in essa è possibile fare un’ulteriore distinzione tra coloro che, per motivi di spazio, tempo o anche buona volontà, affidano la propria auto a uno specialista del lavaggio e coloro che, al contrario, svolgono la pulizia del mezzo in autonomia. Per queste persone che amano prendersi cura della propria auto con le proprie mani riportiamo una serie di semplici accorgimenti per far sì che la pulizia della vettura possa diventare un modo per fare manutenzione intelligente. Il lavaggio dell’auto, difatti, è una pratica che se fatta con regolarità e con criterio contribuirà ad accrescere la tua sicurezza in strada e farà un gran bene all’ambiente.
Dove lavare l’auto e quali prodotti utilizzare
Non è possibile lavare l’auto ovunque. È opportuno ricordare che per legge è vietato sversare liquidi inquinanti e disperdere nell’ambiente sostanze tossico nocive; pertanto, quando si opta per il fai-da-te bisogna assicurarsi di utilizzare prodotti biodegradabili e controllare che non vi siano espliciti divieti nell’area scelta. Un’altra buona prassi è quella di non lavare il veicolo in pieno sole in quanto la superficie dei pannelli della carrozzeria e la vernice potrebbero danneggiarsi; il sole e le alte temperature sono inoltre i principali indiziati degli antiestetici aloni che rimangono sui vetri.
Quando non si dispone di uno spazio adeguato, ci viene in aiuto il car wash che in quanto tale è sicuramente dotato di un adeguato impianto di depurazione delle acque e di un sistema di scarichi a norma di legge. Quanto ai prodotti che si decide di utilizzare, è sempre buona cosa consultare il libretto di istruzione e manutenzione dell’auto per individuare i prodotti consigliati e conoscere come utilizzarli sulle diverse superfici. Sconsigliati vivamente i detergenti multiuso che solitamente si hanno già in casa tipo il sapone per i piatti o lo sgrassatore universale. Se poi si vuole essere “eco-friendly” è opportuno assicurarsi che il detergente scelto non contenga additivi chimici e siliconi ma solo agenti lavanti naturali e tensioattivi biodegradabili.
Gli step del lavaggio
Si consiglia come primo passaggio di rimuovere da tutte le superfici i residui di insetti, gli escrementi di uccelli, le resine di alberi, oli e grassi, tracce di carburanti e spruzzi di catrame. Lo scopo di questa prima operazione è diminuire il rischio di corrosione della vernice e la si può svolgere con regolarità indipendentemente dal lavaggio vero e proprio. Le macchine come le idropulitrici sono sì utili ma vanno utilizzate con attenzione: sconsigliamo le idropulitrici con ugelli a getto perché potrebbero danneggiare i pneumatici; in ogni caso è buona cosa mantenere una certa distanza dai materiali delicati, come le componenti con materiali sintetici o i tubi flessibili in gomma. Se non si dispone di macchine o spazzole particolari, si procede con il classico “olio di gomito” impiegando spugne e detergenti che rispecchino le caratteristiche riportate al paragrafo precedente. L’errore più grande che si può commettere a questo punto e che vanificherebbe il lavoro svolto è quello di tralasciare l’asciugatura: questa operazione va necessariamente eseguita, possibilmente in un posto ombreggiato usando una pelle di daino che non lascia striature ed è a sua volta lavabile e riutilizzabile.
Anche la pulizia degli interni richiede la giusta attenzione. Ma di questo argomento abbiamo già parlato qui.
Le ultime accortezze vanno prestate a lavaggio ultimato. È possibile infatti che i freni siano ancora umidi e che pertanto la loro funzione sia sensibilmente pregiudicata. Dopo la partenza ti consigliamo di effettuare alcune frenate di prova, prima in modo delicato e poi più deciso, facendo ovviamente attenzione che nei paraggi non ci sia nessuno. In questo modo scalderai i freni facendo evaporare l’acqua depositata.