Giorno dopo giorno l’Italia si sta adoperando per migliorare la mobilità e l’ecosostenibilità nelle principali città. Lo sbarco a Torino di MiMoto, la start-up che ha dato il via al primo scooter sharing elettrico nel bel paese, ne è la prova: partner di IrenGo, MiMoto mette a disposizione nella cittadina torinese una flotta iniziale di 150 eScooter, con motori elettrici a emissioni zero ad una tarrifa di 23 centesimi di euro al minuto e un’iscrizione al servizio di 99 centesimi. I motorini elettrici sono omologati per il trasporto di due persone, e per questo motivo prevedono la presenza di entrambi i caschi all’interno dell’apposito bauletto.
Il servizio volge un occhio di riguardo anche alla praticità di utilizzo: pesanti solo 80 kg, gli scooter MiMoto sono adatti a qualsiasi persona e facilmente raggiungibili tramite un’app disponibile per smartphone dotati sia di iOS che di Android; arrivati a fine corsa sarà sufficiente lasciarlo in una delle zone coperte dal servizio, senza doversi preoccupare di raggiungere le stazioni di ricarica. A Torino le zone coperte sono tutto il centro città, Lingotto Fiere, le stazioni di Porta Nuova e Porta Susa e il Politecnico di Torino.
MiMoto ha fatto la sua prima entrata a Milano nel 2017 e in meno di un anno più di 30 mila utenti hanno usufruito del servizio, consentendo una riduzione di 25mila kg di Co2 nelle emissioni cittadine. Un risultato incredibile che sta prendendo piede fortunatamente e che speriamo si diffonda in tutta Italia.
L’energia che serve a ricaricare gli scooter è fornita da Iren, socetà di supporto di MiMoto come detto pocanzi, e proviene da centrali idroelettriche per tenere fede all’ecosostenibilità del progetto. Il suo Presidente, Paolo Peveraro ha dichiarato: “abbiamo scelto MiMoto come partner per l’avvio del progetto di scooter sharing elettrico. A Torino, individuata dal Gruppo come sede per l’area di business dedicata alla e-mobility, Iren potrà sfruttare al meglio le potenzialità del territorio e le competenze/realtà già esistenti. Si potrà altresì far leva su accordi di ricerca e sviluppo già avviati con gli atenei torinesi e verranno inoltre promosse azioni di natura industriale e commerciale su tutti i territori su cui è presente il Gruppo” lasciando presagire possibilità di sviluppo, non solo nella sede torinese, ma in tutto il territorio italiano.