Stai filando a cento chilometri orari sulla tua utilitaria con le gomme lisce sotto un diluvio scrosciante, quando improvvisamente ti agguanta la sensazione d’essere a cavallo d’un disco da hockey? Attenzione, potrebbe trattarsi d’aquaplaning! Preso dal panico provi a frenare, ma ti ritrovi scaraventato in testacoda nella corsia opposta? Non c’è dubbio, era proprio aquaplaning!
Analizziamo la dinamica di quest’infido fenomeno, che si verifica quando l’acqua presente sul manto stradale non permette sufficiente area di contatto tra asfalto e copertone a causa di un’insufficiente profondità dei canaletti laterali del battistrada o di una loro particolare conformazione (ruote lisce e/o sgonfie). Esito di ciò è la formazione di un cuscinetto liquido tra pneumatico e terreno, con consequenziale slittamento del mezzo.
Principali fattori che contribuiscono all’aquaplaning
L’aquaplaning può verificarsi in modo parziale o totale – a seconda di quante gomme vengono coinvolte – e a provocarlo contribuiscono vari fattori.
- Eccessiva velocità del veicolo – più elevata è la velocità, superiore il rischio aquaplaning.
- Proporzione tra massa veicolo e aderenza ruota – Tra due automobili fornite dello stesso modello di copertone, la più leggera avrà maggiore probabilità di sperimentare l’aquaplaning.
- Livello d’acqua sulla superfice stradale – A maggiore profondità, corrisponde maggior perdita d’aderenza.
- Condizioni d’usura, pressione e tipo degli pneumatici – Se questi sono molto consumati o sgonfi, l’aquaplaning si verificherà a velocità inferiori a quelle previste.
- Sospensioni malfunzionanti – Se danneggiate o eccessivamente usurate, risultano inadatte a garantire un corretto assorbimento di buche e dislivelli stradali, favorendo lo slittamento.
Come evitare l’aquaplaning?
Per evitare d’incorrere nel fenomeno dell’aquaplaning sarà necessario adottare alcuni essenziali accorgimenti.
- Moderare la velocità in situazioni d’asfalto bagnato – Che si possieda una Cinquecento o una Ferrari, guidare a tavoletta sotto la pioggia è sempre fonte d’altissimo rischio.
- Eseguire check-up periodici di gomme e sospensioni – Per i motivi visti sopra.
Nel caso in cui – malgrado tutte le accortezze adottate – ci si trovi ad affrontare una situazione d’acquaplaning, fondamentale sarà:
- cercare di mantenere il controllo dell’auto accompagnandola “con delicatezza”, evitando dunque brusche virate;
- allontanare il piede dall’acceleratore, assecondando il naturale rallentamento del mezzo;
- non frenare, poiché anche se l’auto è fornita di ABS, il risultato più probabile sarà un testacoda;
Ricordiamo infine che essere alla guida richiede costante attenzione e responsabilità: in mancanza di questi due fattori, ogni consiglio risulta inutile.