Studiati per ridurre la velocità in alcuni tratti stradali, i dossi artificiali -con estrema antipatia da parte degli automobilisti- costringono le auto a rallentare. Non a caso, li troviamo posizionati nei pressi di scuole, in prossimità di aree di carico e scarico di porti o banchine, nelle vicinanze di aree pedonali, parcheggi pubblici o vicino sbocchi e uscite e in taluni casi coincidono con gli attraversamenti pedonali. La natura dell’antipatia da parte degli automobilisti nei confronti dei dossi non dipende tanto dal fatto che non permettano di sfrecciare liberamente sulla strada, quanto più possono costituire una pericolosa insidia poiché in diverse occasioni risultano segnalati male (se non addirittura non segnalati affatto) e/o costruiti senza rispettare le specifiche di legge o collocati in maniera discutibile. In questo modo, viene meno la sicurezza del guidatore mentre aumenta il rischio di danneggiare le vetture…a tutti è capitato almeno una volta nella vita di stringere i denti (per non dire altro) nella frazione di secondo in cui ci si è resi conto di aver preso un dosso troppo velocemente e la vettura è sembrata decollare per poi riatterrare dopo pochi centimetri.
Cerchiamo subito di capire come evitare la situazione di decollo-atterraggio appena descritta: la regola è molto semplice e consiste nello scalare la marcia, inserire la seconda e rallentare. Ciò a prescindere dal tipo di vettura e dal tipo di dosso, al fine di preservare la macchina evitando il più possibile brusche sollecitazioni all’avantreno e alle altre componenti dell’auto. Sfatiamo ora un mito parecchio diffuso: spesso e volentieri, per non dover rallentare eccessivamente e convinti di sottoporre l’auto a una minore sollecitazione, si affronta il dosso con una ruota sola. Errore!!!! Tale comportamento va evitato in quanto il peso si concentrerà su un solo lato sollecitando in maniera sbagliata l’avantreno e accelerando il deterioramento, per non parlare che nei confronti degli altri soggetti presenti sulla strada ciò costituisce una condotta di guida non rispettosa quanto pericolosa.
Vediamo ora più nel dettaglio cosa accade se a lungo andare non ci atteniamo ai consigli di guida sopra citati. Nei casi più gravi, un impatto col dosso in maniera scomposta o a velocità sostenuta permette di rilevare immediatamente l’eventuale insorgenza di un danno. E qui una delle grane più fastidiose è la rottura della coppa dell’olio motore riscontrabile dalla presenza di chiazze di olio sotto la macchina. In questa occasione non rimane che parcheggiare la macchina in piano e provvedere alla sostituzione presso un’officina di fiducia. Vi sono poi un’altra tipologia di danni che ahinoi si manifestano solo dopo qualche tempo: nel dubbio fate sempre controllare lo stato degli ammortizzatori e delle sospensioni in quanto un impianto particolarmente violento con la superficie stradale potrebbe aver danneggiato i gommini delle sospensioni o i duomi o storto il pianale.
In principio abbiamo accennato al fatto che non sempre i dossi presenti sono regolamentari. La legge è molto chiara e stabilisce una serie di parametri per misure, collocazione e segnalazioni. I dossi artificiali, per esempio, devono essere realizzati in funzione dei limiti di velocità vigenti sul tratto di strada interessato. Se ne distinguono di tre tipi: A) per limiti di velocità pari o inferiori a 50 km/h, la loro larghezza non deve essere inferiore a 60 cm e l’altezza non superiore a 3 cm; B) limiti pari o inferiori a 40km/h, larghezza non inferiore a 90 cm, altezza non superiore a 5 cm; C) limiti pari o inferiori a 30 km/h, larghezza non inferiore a 120 cm, altezza non superiore a 7 cm. A) e B), inoltre, devono essere realizzati in elementi modulari in gomma o materiale plastico, mentre C) può essere fatto di conglomerato. Rimanendo nell’ambito delle caratteristiche tecnico-estetiche, i dossi devono essere visibili sia di giorno che di notte e avere per tale motivo una caratteristica zebratura gialla e nera, a strisce parallele alla direzione di marcia, di larghezza uguale. Il Codice della Strada si esprime poi specificando che nel punto in cui il dosso è installato esso non deve favorire scivolamenti anomali -misure di allontanamento delle acque in prossimità dei dossi. Effettivamente i dossi non possono essere collocati in ogni dove, ma rispettando alcune condizioni; possono difatti trovarsi solo lungo strade residenziali, parchi pubblici e privati, residence e luoghi simili, purché in tali tratti vi sia comunque un limite di velocità uguale o inferiore ai 50 km/h. In tutti gli altri casi i dossi dovrebbero essere rimossi o modificati, soprattutto se sono segnalati in maniera ambigua o non segnalati affatto: a tal proposito, caro conducente e cittadino, ti ricordiamo che è un tuo diritto denunciare le situazioni non a norma o la mancanza di manutenzione.