Tutti lo conosciamo come freno a mano, tant’è che quando ci parlano di freno di stazionamento -il suo nome ufficiale- ci troviamo a sgranare gli occhi e a pensare a chissà quale componente dell’auto di cui ignoriamo l’esistenza. Si tratta di una componente chiave della vettura con la quale, tra l’altro, si tende a prendere confidenza fin dalle prime lezioni di guida ma non sempre se ne conoscono i suoi molteplici utilizzi.
Il freno a mano è prima di tutto un valido antifurto perché permette di ancorare la vettura al terreno impedendone lo spostamento sia da parte di altri sia da parte della forza di gravità. Ovviamente -e questo è l’aspetto più conosciuto- permette di tenere l’auto in sosta su terreni in pendenza facilitando anche le ripartenze in salita. I guidatori più esporti lo utilizzano anche per mettere in atto manovre di emergenza. Ne consegue che viene utilizzato più di quanto ci si aspetti e data tale versatilità va considerato che anche questa componente deve essere soggetta a regolare manutenzione da svolgere in media ogni 30mila chilometri. La manutenzione del freno a mano ha lo scopo di verificare lo stato dei tiranti azionati dall’apposita leva e monitorare le condizioni dell’interno impianto frenante e dell’elettronica. Questo ultimo aspetto è fondamentale per essere sempre informati circa l’azionamento o meno del freno a mano: se il freno a mano fosse attivo ma la spia del cruscotto e/o il segnale acustico non lo rilevasse perché guasti sarebbe molto rischioso per la circolazione della vettura. Ci sono tuttavia dei segnali che possiamo cogliere e che ci rivelano che il freno a mano non sta funzionando correttamente. Meglio recarsi dal proprio meccanico di fiducia se per azionare il freno a meno bisogna tirare troppo in su la leva oppure se non si sentono i “clic” tipici dell’azionamento o ancora quando si ha la sensazione che la macchina non sia più ancorata al terreno, anche su terreni di poca pendenza.
Al di là degli interventi che può effettuare uno specialista del settore, esistono delle buone prassi da seguire anche per il conducente della vettura che usa il freno a mano per preservarne il più a lungo possibile il corretto funzionamento.
- Inserimento e disinserimento.
- Quando si disinserisce il freno a mano bisogna sollevare leggermente la leva, schiacciare il pulsante e abbassare la leva fino in fondo e solo alla fine rilasciare il pulsante. Svolgere questa operazione secondo un altro ordine dei movimenti, per esempio prima schiacciare il pulsante e poi alzare la leva, può portare a un blocco del freno. Anche rilasciare il pulsante a metà strada può avere delle ripercussioni in quanto la macchina potrebbe far fatica a partire.
- L’attivazione del freno a mano (tirarlo su) deve avvenire senza premere il pulsante, bisogna sentire i “clic” tipici dell’azionamento.
- Parcheggiare e ripartire.
- Secondo il Codice della Strada, l’inserimento del freno a mano in sosta è sempre obbligatorio, anche su percorsi in piano -su percorsi inclinati è inoltre obbligatorio ingranare la marcia opposta al verso della discesa e sterzare completamente le ruote in direzione opposta al centro della strada.
- La partenza in salita deve avvenire usando il freno a mano e non l’acceleratore. Meglio evitare cattive abitudini, come l’uso dell’acceleratore al posto della frizione, che possono accorciare la vita della vettura.
- Hill Holder.
- Alcune vetture con cambio manuale sono dotate di un sistema elettronico denominato Hill Holder e studiato per facilitare le ripartenze in salita. I sensori di questo strumento quando il veicolo è fermo e rilevano una pendenza ne impediscono la retromarcia bloccando i freni -per poi essere rilasciati solo quando il veicolo si rimette in marcia. È bene avere chiaro che questo dispositivo seppur analogo, non equivale a un freno a mano!