Lo scorso 28 maggio a Milano si è tenuta la seconda edizione del premio Next Energy promossl da Terna, Fondazione Cariplo e Cariplo Factory. Un evento il cui scopo è quello di scoprire nuovi talenti nel settore dell’innovazione tecnologica e che prevedeva per l’edizione di quest’anno un premio di 50.000 euro sotto forma di voucher da spendere in servizi. Questo premio se l’è aggiudicato un team di tre ricercatrici di chimica dell’università di Bologna che puntano a rivoluzionare il mercato automobilistico con un’innovazione che ha dell’incredibile: una batteria che si ricarica sostituendo il liquido al suo interno, in pochi minuti.
L’idea arriva dalla startup Bettery, che dopo 8 anni di ricerche mette appunto Nessox -NEw Semi-Solid flow lithium OXygen battery. In italiano Nessox è una batteria semisolida che funziona utilizzando un flusso di ossigeno e litio che garantiscono due opzioni di ricarica: la classica ricarica lenta che avviene tramite la connessione alla rete elettrica della casa e, all’occorrenza, l’innovativa ricarica immediata con la semplice sostituzione del liquido durante il rifornimento. L’energia utilizzata dagli accumulatori Nessox dedicati al rifornimento proviene inoltre da fonti rinnovabili con l’obiettivo di rendere green l’intero ciclo di ricarica. “Nessox è un cambiamento radicale di paradigma; un concetto circolare. Tramite fonti rinnovabili (eolico/solare) si ricarica il liquido Nessox. Immettendo poi tale energia in rete si possono ammortizzare gli sbilanciamenti di questa, migliorandone la qualità. Lo stesso liquido Nessox è punto di ricarica per “fare il pieno” ad un veicolo elettrico compatibile con la nostra tecnologia” è ciò che ha affermato Francesca Soavi, ricercatrice del team Bettery.
Gli aspetti incredibili di questa innovazione, oltre alla facilità e velocità di utilizzo e la sua totale ecosostenibilità ad emissioni zero, sono la resa energetica e la durata: la batteria Nessox è paragonabile alla benzina e tra le 5 e le 10 volte superiore alle classiche batterie utilizzate nelle auto elettriche odierne in quanto a resa; ha un peso inferiore dell’80% e i costi sono inferiori del 30% rispetto alla controparte a litio. Una vera svolta non solo nel mercato delle automobili, ma in quello dei trasporti e delle batterie in generale, che punta a inserirsi in un mercato che al momento è di 65 miliardi di dollari ma che è previsto triplicarsi nel 2020. La speranza è quella di vedere al più presto la realizzazione del primo prototipo e la produzione in serie nei prossimi anni, in maniera tale da poter beneficiare degli enormi vantaggi che il progetto propone e che punta ad apportare.