Esistono svariate tipologie di persone e altrettante tipologie d’automobili, ma non stiamo parlando di marche o modelli. L’auto è un po’ come una calzatura, e al di là della casa di produzione rispecchia molteplici caratteristiche di chi la “indossa”.
Due mezzi apparentemente identici, infatti, possono celare innumerevoli lievi differenze generate dallo stile di guida dei proprietari. E così come un’impostazione scorretta nella deambulazione porta alla rapida usura della scarpa, routine di guida errate condannano le vetture ad esistenze costellate da costosissimi acciacchi.
Oggi vogliamo elencarvi alcune consuetudini che, se protratte nel lungo periodo, rischiano di rovinare una macchina. Molte di queste “abitudini da evitare”, sicuramente vi torneranno alla memoria accompagnate dal ricordo delle grida di vostro padre seduto accanto a voi durante le prime esperienze al volante… altre forse vi suoneranno nuove. In ogni caso, se avete a cuore la salute dell’auto, cercate di ricordarle e, soprattutto, abbiate cura d’EVITARLE tutte!
- Tenere la mano appoggiata sul cambio durante la guida.
Può essere dannoso, lo sapevate? Oltre al pericolo causato da un’insufficiente presa sul volante, la pressione – anche lieve – del palmo sulla leva del cambio costringerà le forcelle del selettore a “sfregare” contro gli ingranaggi sottostanti. Risultato? Usura.
- Utilizzare la marcia “sbagliata”.
C’è chi lo fa per risparmiare carburante, e chi semplicemente perché non sa guidare. Immaginatevi di pedalare in bicicletta il più lentamente possibile, ingranando la marcia più lunga e dura a disposizione… faticoso, no? Un ragionamento affine vale per l’automobile: usando marce eccessivamente alte rispetto alla velocità di viaggio, si sottopone il motore a uno sforzo superfluo e nocivo. Discorso contrario, ma non meno dannoso, può applicarsi a chi ingrana marce troppo basse (sempre in rapporto alla velocità): sarebbe come pedalare forsennatamente in rettilineo, per ore, mantenendo la 18 marcia della bicicletta… dispendioso e deleterio!
- Portare il motore ad un altissimo numero di giri, prima che questo sia caldo
Vi piace sgasare, eh? Vi fa sentire potenti.
Nulla di male, ma aspettate almeno che il motore del vostro bolide si scaldi un po’. Il motore è simile a un cuore e, quando s’avvia, la pompa dell’olio manda in circolo il lubrificante che abbisogna di qualche tempo per raggiungere ogni anfratto necessario. Accendere un’auto fredda e partire a razzo, è paragonabile allo svegliare un uomo nel cuore della notte ed obbligarlo a correre all’impazzata.
- Tenere il piede sempre appoggiato alla frizione.
Ecco un classico insegnamento di scuola guida, che però è tra i primi a cadere nel dimenticatoio.
Mantenere il piede sinistro leggermente appoggiato alla frizione, può trasmettere la sensazione di ridurre i tempi di frenata. Ma quest’illusorio senso di sicurezza è il risultato di un’impostazione di guida errata e pericolosa: in caso di frenata il primo piede a muoversi dev’essere il destro (sul freno!) e solo successivamente il sinistro (sulla frizione). Inoltre tale consuetudine provoca numerosi e impercettibili innesti del “meccanismo frizione”, anticipandone l’usura e l’inevitabile sostituzione (per nulla economica).
Provate a sforzarvi, e nel giro di poche settimane vi verrà automatico: tra un cambio di marcia e l’altro, il piede sinistro deve restare posato alla pedana accanto alla leva.
- Frenare, frenare, frenare!
Quanto sono irritanti quegli automobilisti che, per vezzo, guidano mantenendosi a una spanna dal veicolo dinanzi e frenando di continuo? Ebbene, prima o poi pagheranno cara la loro insana mania. Questo “stile” di guida, infatti, oltre a causare spesso incidenti (dove il tamponatore, per legge, ha praticamente sempre torto), porta ad un rapidissimo consumo delle pastiglie e dei dischi dei freni.
- Viaggiare costantemente in riserva
Sono periodi duri per tutti, si sa. E un litro di carburante costa quanto un litro di cabernet sfuso. Tuttavia non saranno i rifornimenti da 5 euro a farvi risparmiare davvero…
Lasciare il serbatoio abitualmente semivuoto favorisce l’accumulo di polveri e scorie che si depositano sul fondo, tornano in circolo e vanno a ostruire/guastare pompa del carburante e filtri.
Alla luce di ciò, se vi capitasse tra le mani una grossa somma di denaro, ricordatevi di fare il pieno alla vostra autovettura.
- Ignorare le spie sul cruscotto
“Che sarà ‘sta lucetta…”, disse Mario. “S’è accesa appena semo partiti, ma la macchina va ch’è na favola!”
“Ècche voi che sia…” rispose Giovanna, “La macchina è nova! Eppoi pe Spinaceto so solo altri 150 chilometri.”
E fu così che imboccarono l’autostrada.
Come sarà andata finire?
Secondo alcune statistiche, moltissimi italiani non conoscono il significato delle spie sul cruscotto (a parte quella della benzina)! Ma il peggio è che in molti “se ne fregano pure”, delle spie. Quindi se la “lucetta” sull’auto di Mario e Giovanna indicava un semplice “esaurimento liquido tergicristallo”, avranno raggiunto Spinaceto in scioltezza; se invece avvisava dell’“eccessiva temperatura liquido raffreddamento motore”…
E voi sapreste distinguerle?
- Posticipare i tagliandi di manutenzione
Da quant’è che non fate cambiare olio e filtri all’automobile? Se la vostra memoria si perde nella notte dei tempi, forse vi converrebbe fare un salto dal meccanico. Il normale accumulo di morchie nell’olio vecchio, infatti, porta quest’ultimo a “catramizzarsi” andando ad ostruire le tubature progettate per la protezione/lubrificazione del motore, e quindi a un altissimo rischio di danni irrecuperabili.
Preferite risparmiare ancora “qualche tempo”?
Evidentemente state risparmiando per un’auto nuova…