Nelle circostanze di un incidente stradale non è facile mantenere il sangue freddo, ma trovarsi preparati ad affrontare tutta una serie di piccole azioni pratiche può essere di grande aiuto.
- I primi elementi di cui curarsi, a meno che non ci si ritrovi infortunati e/o bloccati all’interno del mezzo, riguardano la messa in sicurezza del luogo incidentato e la prima assistenza da prestare agli eventuali feriti. Quando si parla di “mettere in sicurezza”, s’intende l’atto di segnalare il sinistro -se coinvolge più veicoli- agli altri veicoli sopraggiungenti, al fine di scongiurare il rischio che questi possano collidere con quelli incidentati causando ulteriori vittime. Per ottenere ciò è possibile parcheggiare l’automobile (sempre che questa non sia stata gravemente danneggiata dall’impatto) in un punto sicuro ma ben visibile prima del luogo incidentato, accendendo tutte le luci e cercando di segnalare l’ostacolo ai mezzi in arrivo, ovviamente senza mettere a repentaglio la propria incolumità. Se non si ha disponibilità del veicolo in quanto bloccato da altri mezzi o reso inutilizzabile, è possibile adoperare il triangolo d’emergenza. Importante ricordare che, uscendo dall’abitacolo allo scopo di recuperare e posizionare questo strumento, è obbligatorio l’uso del giubbotto retroriflettente (da tenere sempre a portata di mano nel cruscotto). L’obbligo del giubbotto vale ugualmente per conducenti dei veicoli che, fuori dai centri abitati, siano fermi sulla carreggiata di notte in ogni circostanza in cui il mezzo non sia sufficientemente visibile causa mancanza o avaria delle luci posteriori, di emergenza o, di giorno, nei casi ove non sia possibile essere scorti a sufficiente distanza. L’obbligo è esteso pure a tutti i conducenti che si trovino, anche di giorno, nelle situazioni di cui sopra, sulle corsie d’emergenza o piazzole di sosta delle strade che ne sono munite.
- Una volta messo in sicurezza il luogo incidentato, è importante valutarne l’entità del danno stabilendo approssimativamente il numero di eventuali feriti, nonché la gravità delle lesioni. Fatto ciò si dovranno allertare i servizi di soccorso cercando di fornire elementi precisi al riguardo: zona dell’impatto, tipo di veicoli e numero di persone coinvolte, gravità delle lesioni e se i feriti sono rimasti o meno bloccati all’interno dei mezzi. Queste informazioni sono fondamentali, e vanno fornite con il maggior sangue freddo e precisione possibile: grazie ad esse, infatti, l’operatore telefonico è in grado di stabilire quante ambulanze inviare sul luogo, che tipologia di personale e strumentazione dovrà esservi a bordo e se, a seconda dello “scenario atteso”, sarà necessario l’intervento dei vigili del fuoco.
- Nell’attesa dei soccorsi sarebbe bene, sempre nei limiti delle proprie capacità e con massima prudenza, prestare prima assistenza ai feriti: è ad esempio possibile tamponar loro eventuali emorragie esterne o, nel caso in cui il ferito si trovi in prossimità di un incendio, cercare d’allontanarlo evitando bruschi tiramenti/strattonamenti in particolar modo a livello di colonna vertebrale o vertebre cervicali. L’atto di spostare il ferito, però, deve avvenire solamente in casi d’estremo pericolo imminente! Assolutamente da evitare, poi, se privi d’esperienza nel settore, sono le manovre come la riduzione e l’immobilizzazione di fratture, l’estrazione del ferito dall’abitacolo, l’estrazione del casco e i massaggi cardiaci sul posto. Determinate operazioni, se improvvisate da mani inesperte, possono procurare lesioni vertebrali o emorragie interne inarrestabili. Meglio quindi attendere l’arrivo di personale specializzato.
Fino ad ora abbiamo ipotizzato la situazione peggiore, cioè quella dove siano presenti feriti. Nella maggioranza dei piccoli incidenti quotidiani in strade urbane, però, non avvengono ferimenti e spesso non è nemmeno necessario allertare le forze dell’ordine. Anche in questi casi, comunque, è meglio essere preparati a togliersi dall’impaccio nel migliore dei modi. Rimangono valide le disposizioni di cui al punto 1 relative alla messa in sicurezza, laddove possibile, comunque con l’obbligo di segnalazione del sinistro e prima ancora di utilizzo del giubbotto retroriflettente. È poi opportuno procedere come segue.
- Compilare il modulo CAI verificando la tipologia di incidente, accertando le responsabilità e facendo attenzione a tutti gli elementi che confermano la propria posizione (potrebbe essere utile, prima di spostare i mezzi, scattare alcune foto documentative).
- Contattare la propria assicurazione chiedendo assistenza per la pratica di sinistro. Molti pacchetti assicurativi comprendono un utile servizio di trasporto gratuito del mezzo incidentato, fino alla più vicina carrozzeria convenzionata.
- Nei giorni successivi al sinistro, grazie al supporto del centro assicurativo, è buona norma restare aggiornati sulle procedure amministrative in atto facendo in modo che tutti gli adempimenti normativi vengano rispettati nell’arco delle tempistiche previste dalla legge.